Internazionale
Ancora Pegagus, spiata la direttrice di Human Rights Watch a Beirut
Cyber intelligence Lama Fakih che segue diversi paesi, non solo mediorientali, è stata presa di mira cinque volte tra aprile e agosto 2021 dallo spyware prodotto dall'azienda israeliana Nso
Cyber intelligence Lama Fakih che segue diversi paesi, non solo mediorientali, è stata presa di mira cinque volte tra aprile e agosto 2021 dallo spyware prodotto dall'azienda israeliana Nso
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 27 gennaio 2022
Pegasus resta un protagonista assoluto delle cronache mondiali. Ogni giorno che passa si scopre che gli smartphone di altri difensori dei diritti umani, giornalisti, dissidenti ed oppositori politici sono stati sorvegliati dallo spyware prodotto dall’azienda israeliana Nso. A denunciare, ultima in ordine di tempo, la scoperta dello spyware nel suo telefono è stata Lama Fakih, capo dell’ufficio di Beirut di Human Rights Watch (Hrw). Fakih che segue diversi paesi, non solo mediorientali, è stata presa di mira cinque volte tra aprile e agosto 2021. Hrw chiede di nuovo a tutti i governi di interrompere la vendita, l’esportazione e il trasferimento...