Lavoro

Ancora quattro morti nella guerra del lavoro

Ancora quattro morti nella guerra del lavoroUna manifestazione contro gli omicidi bianchi

Omicidi Bianchi Operai, artigiani, piccoli imprenditori: la strage sui luoghi di lavoro non si ferma mai. Maurizio Landini: «Dall’inizio dell’anno i morti sono stati più di 200. Prevale ancora una cultura che vede nella salute e nella sicurezza non un investimento ma un costo, e si continua a morire come si moriva cinquant’anni fa». I sindacati di base: «Non bastano le leggi ed i protocolli sulla sicurezza, se poi non vengono applicati per mancanza di volontà, di corsi di formazione, e di ispettori che controllino il rispetto della normativa»

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 25 aprile 2019
In giorno, due operai e due piccoli imprenditori che non sono tornati a casa dai loro cari. «Questa sorta di bollettino di guerra quotidiano è inaccettabile», fotografa Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil. Eppure si va avanti così, alla media spaventosa di tre morti al giorno, festivi compresi, senza contare gli infortuni non mortali ma spesso invalidanti. La prima vittima al mattino nel porto di Livorno, alla Calata Carrara, dove è attraccato il traghetto Moby Kiss per lavori di manutenzione. Durante queste operazioni Vincenzo Langella, 51 anni, di Torre del Greco, addetto diretto della Moby, stava effettuando delle manovre alla...

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