Alias Domenica
André Aciman, un falso memoir anti-identitario
Da Guanda "Harvard Square" dello scrittore ebreo-egiziano-francese-americano Ricerca ineffettuale del vero io nel demi-monde universitario Usa, con amico arabo «a mitraglia»: torna André Aciman
Fernando Zaccaria, «Cool intruder, Tribeca» – «New York City Lightprints», Silvana Editoriale, 2008
Da Guanda "Harvard Square" dello scrittore ebreo-egiziano-francese-americano Ricerca ineffettuale del vero io nel demi-monde universitario Usa, con amico arabo «a mitraglia»: torna André Aciman
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 27 luglio 2014
In un’intervista rilasciata poco meno di un anno fa, in occasione della pubblicazione in Italia del suo Città d’ombra – viaggio attraverso le metropoli che hanno segnato la sua vita, da Alessandria d’Egitto a Roma, da Parigi a New York –, André Aciman ha offerto, con la meravigliosa chiarezza e il dono della sintesi che ne contraddistinguono lo stile, una serie di riflessioni sul senso della propria identità che hanno il sapore di aforismi. «Per amare una città serve un’illusione, un’immagine diversa dalla realtà»; «Serve uno schermo tra te e la realtà, che poi non vediamo mai. Se vuoi sopravvivere,...