Alias Domenica
Andrea da Salerno, un recupero meridionalista
Pierluigi Leone de Castris, "Andrea Sabatini da Salerno, il Raffaello di Napoli", Arte'm Editore Un'ottima monografia sul capofila di una tradizione rinascimentale che solo negli anni settanta, con Giovanni Previtali, riemerse dall’oblio
Andrea Sabatini da Salerno (su parziale disegno di Cesare da Sesto?), "Madonna col Bambino e i Santi Matteo e Giovanni Evangelista", part, Napoli, Museo di Capodimonte
Pierluigi Leone de Castris, "Andrea Sabatini da Salerno, il Raffaello di Napoli", Arte'm Editore Un'ottima monografia sul capofila di una tradizione rinascimentale che solo negli anni settanta, con Giovanni Previtali, riemerse dall’oblio
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 25 marzo 2018
Andrea Sabatini da Salerno è sicuramente uno dei rappresentanti più felici e originali del primo Cinquecento. La sua storia non è semplice, tantomeno lineare: Andrea fu conservatore e innovatore insieme. Dove per conservatore s’intende l’alternanza di registri diversi e perciò, pur di restare in sintonia col pubblico, la persistenza di formule di compromesso come polittici e fondi oro e per innovatore la svolta epocale che impresse all’arte della sua terra, traghettandola dal Quattrocento gentile al Cinquecento della Maniera moderna. Il pittore ne elaborò un’edizione locale di sicuro successo, tanto da meritare l’appellativo di Raffaello del Sud per l’associazione tra il...