Alias
Andres Serrano, il razzismo è un giocattolo
Intervista Il fotografo americano parla del suo progetto, «Infamous»
Andres Serrano, «Black Dolls Sandy»
Intervista Il fotografo americano parla del suo progetto, «Infamous»
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 24 ottobre 2020
L’allegra spensieratezza di uno schiavo delle piantagioni di cotone pervade l’etichetta di una famosa marca di Gin, mentre un maschio nero e criminale (per Caswell) fa da bersaglio da tiro negli anni 70. Dalla fine dell’Ottocento a oggi, se si volesse comporre un ritratto del razzismo più profondo «made in Usa» basterebbe una collezione di oggetti reperiti nei mercatini e sul web. È proprio questa la ricognizione che ha fatto l’artista e fotografo Andres Serrano (1950) con il suo ultimo progetto Infamous che, dopo la mostra alla Galerie Natalie Obadia (Parigi/Bruxelles), va in tour e arriva – proprio durante le...