Internazionale

Angurie e kalashnikov Estetica da foreign fighters

Angurie e kalashnikov Estetica da foreign fighters

Foreign fighters L’identità dei gruppi jihadisti passa anche per la costruzione di una narrazione comune sul cibo, sul modo in cui viene raccolto, preparato, consumato, condiviso

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 26 settembre 2017
Nelle memorie di quanti l’hanno conosciuto e frequentato da vicino, viene spesso citato un aneddoto che riguarda mullah Omar, lo storico leader dei Talebani. Anche quando era il capo indiscusso del movimento, la Guida dei fedeli e il reggente dell’Emirato islamico d’Afghanistan, perfino quando le sorti della popolazione dipendevano da una sua decisione o da un semplice capriccio, si dice che lui, di capricci, non ne avesse alcuno. Nessuna tentazione. Nessun desiderio nascosto o inconfessabile. Nessuna debolezza. Tranne una: la passione per i melograni. Rigorosamente della zona di Kandahar, la provincia meridionale del Paese, storica roccaforte dei «turbanti neri», famosa...

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