Cultura
Anita Garibaldi, un corpo laico nel romanzo di una nazione
SCAFFALE Il volume di Silvia Cavicchioli, per Einaudi, ne ripercorre storia e mito. Una figura sospesa tra cliché romantici e stereotipi della mascolinità guerriera
SCAFFALE Il volume di Silvia Cavicchioli, per Einaudi, ne ripercorre storia e mito. Una figura sospesa tra cliché romantici e stereotipi della mascolinità guerriera
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 11 gennaio 2018
Se esiste un repertorio memorabile di immagini, un caravanserraglio di raffigurazioni, un catalogo amplissimo di miti, questo è senz’altro offerto dei Risorgimenti ottocenteschi, intrecciati a doppio filo alle sollevazioni borghesi e popolari del 1848. La nazione, intesa come unione «sacra» e sovrana tra diversi, è di per se stessa il prodotto recente di una complessa costruzione identitaria, dove si intrecciano elementi che mischiano i fatti alle loro rielaborazioni al limite del fantasioso. IL PUNTO non è però l’interrogarsi sulla veridicità di certe ricostruzioni, oppure sulla loro incongruità rispetto agli eventi storici, quanto sul significato che la mitologizzazione del passato recente...