Europa

Ankara alza la voce con l’Ue, ma i profughi aiutano l’economia

Ankara alza la voce con l’Ue,  ma i profughi aiutano l’economia

Turchia Il presidente minaccia di far saltare l’accordo sui migranti, ma nel paese cresce il numero di imprese siriane

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 2 agosto 2016
«In nessun caso la Germania o l’Europa devono farsi ricattare dalla Turchia». Usa toni forti il vicecancelliere tedesco Sigmar Gabriel per rispendere all’ultimatum del ministro degli esteri turco Mevluet Cavusoglu, che domenica ha minacciato di far saltare l’accordo sui migranti se l’Unione europea non approverà entro ottobre la liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi. «Se ci sarà o meno, dipenderò solo dalla Turchia» ha replicato ieri Gabriel, ricordando come Ankara non abbia ancora soddisfatto tutti e 72 criteri richiesti per procedere alla liberalizzazione. La tensione tra l’Europa e la Turchia torna a crescere. Seppure impegnato in una durissima repressione...

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