Internazionale
Ankara chiama, la Nato frena
Turchia Il governo chiede una riunione di emergenza dell’Alleanza ma Berlino esclude un intervento militare contro l’Isis e si dice «preoccupata» degli attacchi contro i kurdi. Nel paese scontri e morti. Alle fiamme stazioni di polizia e sedi dell’Akp. Migliaia gli arresti
Turchia Il governo chiede una riunione di emergenza dell’Alleanza ma Berlino esclude un intervento militare contro l’Isis e si dice «preoccupata» degli attacchi contro i kurdi. Nel paese scontri e morti. Alle fiamme stazioni di polizia e sedi dell’Akp. Migliaia gli arresti
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 28 luglio 2015
È il giorno della verità per la Turchia. Si svolge oggi a Bruxelles la riunione di emergenza della Nato, convocata da Ankara, per discutere dei recenti sviluppi che hanno portato alla concessione delle basi nel Kurdistan turco alla coalizione internazionale anti-Isis. Il Segretario generale, Jens Stoltenberg, applaudendo l’operazione turca, ha assicurato che Ankara «non ha chiesto alcun sostegno militare sostanziale alla Nato». Anche Berlino ha frenato sulla necessità che la Nato entri nel conflitto al fianco della Turchia. In particolare le autorità tedesche si sono dette preoccupate della possibilità che gli attacchi contro il partito dei lavoratori kurdi (Pkk) possano...