Alias Domenica
Ann Petry, tribolazioni di una madre a Harlem
Dal Novecento americano Luogo di insidie e perdizione senza riscatto, «La strada» che dà il titolo a questo esordio del 1947 è descritta come una entità maligna e proteiforme, tra realismo e deformazione espressionistica: da Mondadori
Ritratto di Jewell Mazique, attivista afroamericana, impiegata presso la Library of Congress, Washington D.C., 1942
Dal Novecento americano Luogo di insidie e perdizione senza riscatto, «La strada» che dà il titolo a questo esordio del 1947 è descritta come una entità maligna e proteiforme, tra realismo e deformazione espressionistica: da Mondadori
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 1 marzo 2020
Pubblicato negli Stati Uniti nel 1946, con un successo di pubblico così travolgente da farne il primo romanzo di un autore afroamericano a superare il milione di copie vendute, e subito tradotto in Italia, per poi sparire dalle nostre librerie e cadere in un oblio ben più che cinquantennale, La strada è il romanzo di esordio di Ann Petry, la sua opera a tutt’oggi più nota. Non l’unica di rilievo, tuttavia, perché seguita da altri, notevoli contributi alla letteratura americana del secondo dopoguerra, tra i quali Country Place, pubblicato nel 1947 e tradotto in Italia con il titolo Tempeste, e...