Visioni
Anne-Marie Miéville, un sottile corpo a corpo con la parola
Cinema L’1 e 2 febbraio alla Cinémathèque Française di Parigi, un ciclo di proiezioni dedicato alla cineasta svizzera
Cinema L’1 e 2 febbraio alla Cinémathèque Française di Parigi, un ciclo di proiezioni dedicato alla cineasta svizzera
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 31 gennaio 2020
Sabato 1 e domenica 2 febbraio, alla Cinémathèque Française di Parigi, il ciclo di proiezioni «Anne-Marie Miéville, ou la puissance de la douceur» sarà l’occasione per immergersi nell’opera di una fotografa, cineasta, montatrice, sceneggiatrice, scrittrice e attrice che dalla metà degli anni Settanta conduce un corpo a corpo con la parola, intesa come «atto di volontà e intelligenza» che apre un campo di forze in dialogo e in lotta. In un certo senso, Miéville si colloca con i mezzi del cinema nel solco di quella genealogia svizzera della riflessione metalinguistica che va da de Saussure a Jean-Luc Godard, suo complice...