Italia
«Annullare i trasferimenti dei detenuti di S. Maria Capua Vetere»
Incontro tra i garanti di Caserta, Napoli e della Campania con il provveditore I reclusi del reparto Nilo, pestati il 6 aprile 2020, spostati a 600 chilometri da casa dopo le misure cautelari disposte dal gip per gli indagati
Un'immagine della videosorveglianza del carcere di S. M. Capua Vetere pubblicata da Domani – Ansa
Incontro tra i garanti di Caserta, Napoli e della Campania con il provveditore I reclusi del reparto Nilo, pestati il 6 aprile 2020, spostati a 600 chilometri da casa dopo le misure cautelari disposte dal gip per gli indagati
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 9 luglio 2021
Incontro ieri tra il provveditore reggente dell’amministrazione penitenziaria Carmelo Cantone, subentrato ad Antonio Fullone (sospeso perché indagato) e il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello, quello napoletano Pietro Ioia e la garante di Caserta Emanuela Belcuore. Al centro del colloquio soprattutto l’inchiesta sulla «perquisizione straordinaria» del 6 aprile 2020 al reparto Nilo del carcere di S. Maria Capua Vetere, quella che il gip ha descritto come «un’orribile mattanza» disponendo le misure cautelari per 52 indagati, i reati vanno da tortura a maltrattamenti, lesioni, falso e depistaggio. I garanti hanno messo sul tavolo la questione dei detenuti trasferiti dopo l’esplosione dell’inchiesta,...