Cultura

Antibiotici, la resistenza di Big pharma

Antibiotici, la resistenza di Big pharmaDamien Hirst, «The Cure»

Scienza&business Le mutazioni genetiche dei batteri non sono una novità e vanno considerate una reazione naturale degli organismi. Eppure, è scattato l’allarme mondiale. Il vero problema? È la scarsità di investimenti sulla ricerca

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 31 maggio 2016
L’individuazione di un batterio resistente anche agli antibiotici di ultima istanza in una paziente statunitense ha finalmente risvegliato nell’opinione pubblica il problema della resistenza agli antibiotici. Il singolo caso di cui hanno parlato i media di tutto il mondo è meno preoccupante di quanto appaia dai titoli. Tuttavia, le difese contro le infezioni batteriche stanno davvero perdendo efficacia e la questione riguarda tutti, dato che gli antibiotici sono i principali responsabili dell’aumento dell’aspettativa di vita nei paesi sviluppati. La signora quarantanovenne in cura per un’infezione urinaria in Pennsylvania non è la paziente zero di un’apocalisse vicina. Il batterio Escherichia coli...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi