Europa
Antisemitismo, la spina nel Labour
Verso il 12 dicembre Il problema nel partito esiste, ma se ne sono accorti solo quando Corbyn è diventato leader: dal 2015 denunce, defezioni di deputati, lettere aperte d’intellettuali, miriadi di accuse su media di massa e sociali, non si contano più, ultima la condanna del rabbino capo Mirvis
Jeremy Corbyn in campagna elettorale a Swansea, nel sud del Galles – Afp
Verso il 12 dicembre Il problema nel partito esiste, ma se ne sono accorti solo quando Corbyn è diventato leader: dal 2015 denunce, defezioni di deputati, lettere aperte d’intellettuali, miriadi di accuse su media di massa e sociali, non si contano più, ultima la condanna del rabbino capo Mirvis
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 8 dicembre 2019
Leonardo ClausiLONDRA
Sono almeno tre anni che la questione va avanti. Precisamente da poco dopo che Jeremy Corbyn prendesse inaspettatamente le redini del partito in mezzo allo sbigottimento generale, iniziando una rivoluzione copernicana della prassi e della teoria ideologiche del Labour tanto radicali da essere percepite ai confini della trasformazione antropologica. La presenza – innegabile, manipolabile, tossica – di antisemitismo nel partito laburista. Gli episodi di denuncia – defezioni di deputati, lettere aperte d’intellettuali, miriadi di accuse su media di massa e sociali – ormai non si contano più, sono uno stillicidio che si protrae tanto inesorabile quanto più si avvicina la...