Europa

Antiterrorismo: la Ue cerca di “coordinarsi” all’esterno e all’interno

Antiterrorismo: la Ue cerca di “coordinarsi” all’esterno e all’interno/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2015/01/19/20est3 f01 belgio sicurezza terrorismo charlie hebdo ambasciata usa soldati vb – Reuters

Vertice dei ministri degli esteri Collaborazione con i paesi arabi e musulmani, modifiche ai testi di applicazione di Schengen, per rendere sistematici i controlli alla frontiere esterne, pressioni sull'Europarlamento perché sblocchi il Pnr (database sui passeggeri aerei), invito a una cooperazione tra intelligence: le decisioni saranno prese al Consiglio del 12 febbraio. Hamas resta nella "lista nera", appello contro la sentenza del tribunale europeo del 17 dicembre

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 20 gennaio 2015
L’Europa resta in allerta, i fermi di persone sospettate di volersi recare a combattere in Siria si moltiplicano, mentre ci sono tra i 3mila e i 5mila europei implicati nella jihad. Negli ultimi giorni, dopo gli attentati di Parigi ci sono stati arresti in Francia, Belgio, Germania, Grecia, Austria. Ieri, i ministri degli esteri dei 28 si sono riuniti a Bruxelles, per cercare di mettere a punto una strategia comune. Mrs.Pesc, Federica Mogherini, aveva invitato il segretario generale della Lega Araba, Nabil El Araby. Il 28 gennaio ci sarà una riunione dei ministri degli Interni, a Riga. Per eventuali decisioni...

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