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Cultura

Antoine Wauters, l’incoerente polifonia dell’inquietudine

L’intervista Parla l’autore de «Il museo delle contraddizioni», per Neri Pozza. Come nel coro della tragedia greca, diverse figure evocano il malessere che attraversa l’Europa. «Sono in sintonia con la rabbia e il sentimento di ingiustizia delle voci del libro. Mi sento anch’io ferito e adirato per la stupidità violenta del mondo»
Pubblicato 5 mesi faEdizione del 20 giugno 2024
Anziani che si sentono soli, giovani che scrutano il futuro senza scorgere alcuna possibilità per sé, donne che cercano di sfuggire un destino di madri che qualcuno ha scritto per loro. Riunite, come nel coro della tragedia greca, una pluralità di voci ci parlano del nostro presente contraddittorio, delle sue incertezze e delle molte domande che restano senza alcuna risposta. Antoine Wauters, lo scrittore belga poco più che quarantenne che si era fatto conoscere anche nel nostro Paese lo scorso anno con il romanzo in versi Mahmoud o l’innalzamento delle acque (Neri Pozza), dedicato alla tragedia del popolo siriano ostaggio...

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