Alias
Antonia Pozzi, ali d’ombra
Intervista Unico film italiano in concorso al festival di Karlovy Vary: accompagna con passo lieve una breve vita per non disperdere le sue parole e i suoi gesti.
Linda Caridi in "Antonia"
Intervista Unico film italiano in concorso al festival di Karlovy Vary: accompagna con passo lieve una breve vita per non disperdere le sue parole e i suoi gesti.
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 4 luglio 2015
Antonia, esordio di Ferdinando Cito Filomarino ci riporta parole e gesti di Antonia Pozzi, poeta che rivive tra pareti, vetrate e prati nella Milano degli anni Trenta, la città del regista, il suo «motore nascosto». Il film prende le distanze sia dai versi che dalla fisicità quasi avesse la certezza che la poesia possa sgretolarsi. Ma ecco poi afferrarla in un sollevare di braccia, in un passo di danza, in un disco appena posato sul piatto, nel sussurro percepito nel salone della sua abitazione di quella Milano «che nasce», impenetrabie come una gabbia. Nella società patriarcale del fascismo si sovrappone...