Cultura

Antonino Buttitta, da Bagheria al nocciolo vivido dell’umano

Antonino Buttitta, da Bagheria al nocciolo vivido dell’umano

ADDII Scomparso all’età di 83 anni il grande antropologo siciliano, tra storicismo, strutturalismo e semiotica

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 4 febbraio 2017
«Ricordi Pirandello? In Sicilia siamo uno, nessuno, centomila». Poteva capitare rispondesse così Antonino Buttitta, grande intellettuale e antropologo scomparso ieri all’età di 83 anni, a un giovane studioso appena approdato a Palermo per ragioni di lavoro. Con la generosità e l’attenzione che ne contraddistinguevano la complessità di pensiero, Buttitta ha composto un’opera, intellettuale e scientifica, imponente. Era nato a Bagheria, paese con cui ha mantenuto continui e costanti rapporti che ha dato i natali anche a suo padre Ignazio, fra i maggiori poeti dialettali del Novecento italiano. Saranno il poeta e il suo maestro di studi, Giuseppe Cocchiara, ad influenzare...

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