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Antonio Gramsci e il miracolo di Sangiuliano
Cultura di destra Il ministro meloniano prova una grottesca appropriazione dell'intellettuale italiano più noto nel pianeta nel giorno in cui sostiene la simmetria tra antifascismo e anticomunismo. È un'altra mossa della ricerca di egemonia culturale dei reazionari al governo del paese
Gennaro Sangiuliano – Ansa
Cultura di destra Il ministro meloniano prova una grottesca appropriazione dell'intellettuale italiano più noto nel pianeta nel giorno in cui sostiene la simmetria tra antifascismo e anticomunismo. È un'altra mossa della ricerca di egemonia culturale dei reazionari al governo del paese
Pubblicato 10 mesi faEdizione del 18 gennaio 2024
«Bisogna impedire a questo cervello di funzionare» disse nella sua requisitoria Michele Isgrò, il pubblico ministero che nel 1926 chiese venti anni di carcere per Antonio Gramsci. Oggi, il povero Gramsci, rischia ben altra condanna. E sta a tutti noi evitare che gli venga inflitta. All’epoca, era accusato di attività cospirativa, istigazione alla guerra civile, apologia di reato, incitamento all’odio di classe. Come è noto, il proposito del fascista non venne esaudito e il cervello sovversivo di Gramsci continuò a funzionare anche dal carcere. Le idee che in quelle condizioni estreme fu in grado di elaborare e mettere in circolo...