Rubriche

Antonio Tabucchi: narrare, narrarsi

Divano La rubrica settimanale a cura di Alberto Olivetti

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 16 marzo 2018
«Si scrive per noi, per gli altri, per il riflesso che di noi stessi vediamo negli altri, per i nostri morti, per i nostri ricordi, ma anche per i posteri, perché si ha l’illusione che ci potranno ascoltare». Sono parole di Antonio Tabucchi. Aprono una conversazione intrattenuta con Paola Guaglianone e Marco Cassini, pubblicata col titolo Dove va il romanzo? da Omicron, nel gennaio del 1995. Nel 1994 Tabucchi licenzia Sostiene Pereira e gli argomenti svolti e i temi trattati son plausibili, tra l’altro, proprio come una riflessione dello scrittore su quel suo romanzo da poco dato alle stampe e...

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