Visioni

«Apollon», il cinema messo alla prova dall’occupazione

«Apollon», il cinema messo alla prova dall’occupazione

Riscoperte Il film di Gregoretti in dvd per Schockproof, insieme a «Contratto», un racconto dell’autunno caldo. Voice over di Gian Maria Volonté, colonna sonora free jazz, tra humor e fede politica. La lotta degli operai nella tipografia romana, lo scontro coi registi

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 16 febbraio 2020
L’occupazione della tipografia Apollon in pieno ‘68, sulla Tiburtina, a Roma, fabbrica che impiegava più di 400 lavoratori pretestuosamente condannata alla chiusura, catturò l’attenzione di diversi cineasti dell’epoca, desiderosi di partecipare e in qualche misura farsi interpreti delle lotte operaie che animavano la scena politica di allora. Ma dei tanti che vi ci sono affacciati, solo il recentemente scomparso Ugo Gregoretti è riuscito a farsi portavoce di quelle tensioni. Comprendendo, da un lato, le reali esigenze dei lavoratori, che erano quelle di conservare il posto e non di «fare la rivoluzione» in nome di alti ideali, e trovando, dall’altro, la...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi