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Appalti «diabolici» come e più di prima. Inutile l’Anac di Cantone

Grandi Opere Glu ultimi scandali nel settore dimostrano che l'Autorità anti-corruzione così com'è non serve

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 1 novembre 2016
Non sorprende l’ennesimo scandalo sulle Grandi Opere. È un settore che necessiterebbe di una radicale bonifica politica, gestionale e normativa; ma in cui – al di là della formale abrogazione della “criminogena” Legge Obiettivo – tutto prosegue come e più di prima. Confermando anche la sostanziale inutilità – o peggio la funzione di “foglia di fico” – dell’Anac, l’Autorità nazionale anti-corruzione diretta da Raffaele Cantone. Il comparto è infatti controllato da un oligopolio di imprese, banche e finanziarie infiltrato da associazionismi speculativi di tutti i tipi, che assume l’appalto di un’opera, consorziandosi, con alternanza tra grandi imprese per la direzione....

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