Economia

Appalti «semplificati» per 130 opere a rischio deregolamentazione

Appalti «semplificati» per 130 opere a rischio deregolamentazione

Governo Il governo vara il «decreto semplificazioni» e il piano «Italia Veloce»: deroghe per un anno, ricorso ai «Dpcm», tensioni nella maggioranza. 113 miliardi per ferrovie, 54 strade e autostrade. Conte: «Un trampolino per il lancio del paese». Loredana De Petris (leU): "Il Parlamento dovrà intervenire a fondo sul decreto. C'è il rischio che nell’edilizia si traduca in una deregolamentazione". Bonelli (Verdi): "La ricetta di Conte, far saltare le regole, è la stessa di Berlusconi quando tra il 2008 e il 2011"

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 8 luglio 2020
Per «sbloccare» 130 opere considerate prioritarie dal piano «Italia Veloce», approvato l’altro ieri all’alba dal consiglio dei ministri insieme al «decreto semplificazioni», nella maggioranza è stata raggiunta una mediazione: le principali deroghe alle gare d’appalto, i commissariamenti e le modifiche alla responsabilità erariale, dureranno fino al 31 luglio 2021. Non più dunque la sospensione pluriennale, come ipotizzato in queste settimane, ma una limitata nel tempo e per specifiche materie. SU PROPOSTA della ministra delle infrastrutture Paola De Micheli (Pd), e sentito il ministro dell’economia Roberto Gualtieri (Pd), Conte varerà una serie di «Dpcm» – i decreti da stato di emergenza...

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