Cultura
«Appetricchio», il paese delle radici linguistiche
Scaffale L'autrice scrive soprattutto in dialetto e anche nelle parti in italiano sono molti i prestiti sapientemente distribuiti. Il risultato è un ritmo movimentato, divertente, il sorgere immediato di uno scenario umano chiaramente connotato
Murales a Satriano di Lucania
Scaffale L'autrice scrive soprattutto in dialetto e anche nelle parti in italiano sono molti i prestiti sapientemente distribuiti. Il risultato è un ritmo movimentato, divertente, il sorgere immediato di uno scenario umano chiaramente connotato
Pubblicato circa un anno faEdizione del 11 ottobre 2023
Appetricchio è il titolo del secondo romanzo di Fabienne Agliardi (Fazi, pp. 284, euro 18) ed è il nome storpiato di un paese immaginario della Lucania: «Petricchio – scrive l’autrice nella postfazione – esiste nella misura in cui vogliamo farlo esistere. Come il posto delle nostre estati da criaturi, ovunque esso sia». Il primo aspetto significativo di questo romanzo decisamente articolato è quello linguistico: Agliardi scrive soprattutto in dialetto e anche nelle parti in italiano sono molti i prestiti sapientemente distribuiti. Il risultato di questa scelta, realizzata con maestria, è un ritmo movimentato, divertente, il sorgere immediato di uno scenario...