Lavoro
Approvato il «decreto lavoro»: parte la caccia ai poveri «non meritevoli»
Il caso Varato l'«assegno di inclusione» al posto del «reddito di cittadinanza» e arriva un'altra spinta ai contratti precari. I dipendenti con 35 mila euro di redditi avranno fino a 100 euro in più, già bruciati dall'inflazione, poi più nulla
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni con la ministra del lavoro Marina Calderone – LaPresse
Il caso Varato l'«assegno di inclusione» al posto del «reddito di cittadinanza» e arriva un'altra spinta ai contratti precari. I dipendenti con 35 mila euro di redditi avranno fino a 100 euro in più, già bruciati dall'inflazione, poi più nulla
Pubblicato più di un anno faEdizione del 30 giugno 2023
La provocazione è arrivata all’ultima stazione. Ieri la Camera ha convertito in legge il cosiddetto «decreto lavoro» varato dal consiglio dei ministri il primo maggio scorso con 154 voti a favore, 82 contrari e 2 astensioni. Secondo l’ufficio parlamentare di bilancio saranno all’incirca 400 mila famiglie che hanno beneficiato del «reddito di cittadinanza», cioè di un sussidio di ultima istanza vincolato formalmente a formazione e lavoro obbligatori, a rischiare di perderlo perché tra i loro membri c’è almeno un «occupabile». Il taglio dovrebbe avvenire dal primo gennaio 2024 quando dovrebbe entrare in vigore l’«assegno di inclusione» che, di base, mantiene...