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Arabia saudita, alla faccia del «Rinascimento»
Relazioni pericolose Breve cronistoria dell’era «rinascimentale» a Riad: pena di morte per la minoranza sciita, torture, frustate, carcere, violenze sessuali per le oppositrici, delitto Khashoggi...
Matteo Renzi e Bin Salaman
Relazioni pericolose Breve cronistoria dell’era «rinascimentale» a Riad: pena di morte per la minoranza sciita, torture, frustate, carcere, violenze sessuali per le oppositrici, delitto Khashoggi...
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 30 gennaio 2021
Se George Orwell fosse stato ancora tra noi, si sarebbe morso a lungo le mani per non essere stato lui ma Matteo Renzi a inventare uno dei più riusciti ossimori del nostro tempo: il «Rinascimento saudita». Con molta modestia, mi accingo a descrivere una breve cronistoria di questa era straordinaria di riforme, modernità e rispetto dei diritti attribuita al regime di Riad. 27 MAGGIO 2014: Ali al-Nimr, attivista della minoranza sciita della Provincia orientale, viene condannato a morte dal tribunale antiterrorismo per 12 reati tra cui partecipazione a proteste antigovernative, aggressione alle forze di sicurezza, possesso di armi e rapina...