Lavoro

Arance con etichetta «parlante» contro lo sfruttamento nei campi

Arance con etichetta «parlante» contro lo sfruttamento nei campi

La campagna #FilieraSporca, il rapporto e le proposte al governo degli attivisti di tre associazioni: basta caporalato e sfruttamento del lavoro, incentivare gli acquisti consapevoli

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 25 giugno 2015
Una filiera trasparente e completamente tracciabile, con una bella etichetta “parlante” sul prodotto, così da permettere al consumatore una scelta consapevole: lo chiede la campagna #FilieraSporca, lanciata ieri da un gruppo di associazioni, che hanno presentato a Roma il rapporto #FilieraSporca. Gli invisibili dell’arancia e lo sfruttamento in agricoltura nell’anno di Expo. Nel mirino degli attivisti di daSud, Terra! Onlus e Terrelibere.org c’è lo sfruttamento del lavoro nelle campagne e nelle fabbriche di trasformazione delle arance, che vede operare tre protagonisti principali: le imprese, dalla multinazionale delle bibite fino alla piccola azienda di raccolta; i caporali; e infine i braccianti,...

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