Alias Domenica

Arbasino ritrattista anatomico

Arbasino ritrattista anatomicoUn ritratto fatale di Marlene Dietrich, uno dei 68 personaggi ritratti da Arbasino

«Ritratti e immagini», da Adelphi Voce/scrittura elegantemente tentacolare, orecchio arguto, occhio panottico

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 8 gennaio 2017
Dopo Fratelli d’Italia (1963-1993), uno dei pochi testi che con Petrolio e La cognizione del dolore oserei chiamare «anatomia», secondo la maniera tardorinascimentale inglese, riassestata per la modernità da Northrop Frye: una forma di prose fiction, di matrice menippea, caratterizzata da una varietà di temi; e dopo Sessanta posizioni (1971) e, più di recente, Lettere da Londra (1997) e America amore (2011), Alberto Arbasino va rifinendo il suo ‘anatomico’ caleidoscopio conversativo, guidato da orecchio arguto, occhio panottico, e da una voce/scrittura elegantemente tentacolare – prosa d’arte, secondo il suo genio. Così ai Ritratti italiani (Adelphi 2014) si aggiunge ora questo...

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