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Archeologia o biografia? I rischi di narrare un principe-artista come Adriano

Archeologia o biografia? I rischi di narrare un principe-artista come AdrianoGiovanni Battista Piranesi, veduta interna del Pantheon, 1765-’78

Storia antica Adriano. Roma e Atene (Utet) di Carandini e Papi mette a confronto due approcci diversi: ma il tentativo di «risolvere» con il racconto una figura tanto contraddittoria, si inceppa a confronto con i materiali archeologici allegati

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 26 maggio 2019
Raccontare la storia attraverso le biografie di personaggi illustri è un’idea schiettamente antica, mille volte ripresa dal Rinascimento in poi e, a quanto pare, di grande successo anche oggi. È il caso di Adriano Roma e Atene, scritto a quattro mani da Andrea Carandini ed Emanuele Papi (UTET, pp. 358, e 20,00). La prima parte del libro – scritta da Carandini, con M.C. Capanna e M. T. D’Alessio – è dedicata alla presenza e all’attività dell’imperatore Adriano (117-138 d. C.) a Roma; nella seconda parte Papi, direttore della Scuola Archeologica Italiana di Atene, illustra invece il rapporto tra l’imperatore e...

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