Archivio controcultura, Pablo Echaurren
Pablo Echaurren, Rrouge Sélavy, 1977
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Archivio controcultura, Pablo Echaurren

Files Quello digitalizzato in 30.000 articoli (per il momento, perché si tratta di un work in progress) dalla Bibliotheca Hertziana a Roma non è un archivio dedicato solo all’opera di un artista, circoscritta a un decennio (dalla fine degli anni ’60 al ’77), ma a un’intera stagione, quella della controcultura, dei movimenti politico-creativi
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 7 maggio 2022
In Italia ormai non si fa altro che parlare di archivi d’artista. Ma quello digitalizzato in 30.000 files (per il momento, perché si tratta di un work in progress) dalla Bibliotheca Hertziana non è solo dedicato all’opera di un artista, Pablo Echaurren, circoscritta a un decennio (dalla fine degli anni ’60 al ’77), ma a un’intera stagione, quella della controcultura, dei movimenti politico-creativi. Il dipartimento della gloriosa biblioteca tedesca che si trova a Roma, intitolato a Tristan Weddigen, ha avviato un progetto dal titolo Art in the Modern Age in the Global Context e a lavorare su questa immensa mole...

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