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Are, stele, lastre, basi di statue, cippi: l’epigrafia racconta Roma

Are, stele, lastre, basi di statue, cippi: l’epigrafia racconta RomaStele in marmo bianco di Licinia Amias, proveniente dalla Necropoli Vaticana, Roma, Museo Nazionale Romano - Terme di Diocleziano (fine II secolo d.C. - inizio III secolo d.C.)

Iscrizioni antiche L’epigrafista Carlotta Caruso ricostruisce la vita del mondo antico «estraendola» dalle iscrizioni del Museo Nazionale Romano, solitamente trascurate dai visitatori: 101 storie svelate, Dielle

Pubblicato più di un anno faEdizione del 26 marzo 2023
Una delle opere più iconiche del Museo Nazionale Romano, esposta nella sede delle Terme di Diocleziano, è un mosaico del III secolo d.C. – rinvenuto sulla Via Appia, fuori Porta San Sebastiano – che rappresenta uno scheletro in tessere nere su sfondo bianco. Sembra quasi di vedere il personaggio di un fumetto ante-litteram e in effetti – proprio come in una striscia – la tetra figura è accompagnata dalla celebre locuzione greca gnôthi sautón (conosci te stesso), apoftegma attribuito ai Sette Sapienti, che secondo la tradizione letteraria campeggiava sul frontone del Tempio di Apollo a Delfi e che Socrate adottò come...

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