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Aretha Franklin, il soul

Aretha Franklin, il soul

Il ricordo di una voce che non ha eguali, capace di sprigionare la stessa intensità sia che si rivolgesse al suo dio o al suo amante infedele La storia, il suono, della musica soul è una storia di voci, delle loro infinite mutazioni intese a raccontare l’infinito, ideale dizionario delle emozioni umane. Solo alcune voci, però, hanno […]

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 25 agosto 2018
La storia, il suono, della musica soul è una storia di voci, delle loro infinite mutazioni intese a raccontare l’infinito, ideale dizionario delle emozioni umane. Solo alcune voci, però, hanno gettato le basi da cui un intero stile ha spiccato il volo. Citando a caso: il delicato falsetto di Sam Cooke, le contorsioni vocali di James Brown, le urla pericolose di Wilson Pickett, le armonie dei Temptations ecc. E poi Arettha, unica, irripetibile; un’artista la cui voce poteva acuire o lenire un dolore, capace di sprigionare la stessa intensità sia che si rivolgesse a un’entità soprannaturale o a un amante...

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