Politica

Arezzo in piazza per l’Etruria

Arezzo in piazza per l’EtruriaLa sede centrale della Bpel

Banche Gli obbligazionisti rimasti con un pugno di mosche manifestano, e accusano il governo. Aiutati dalla destra (Lega, Fi, Fdi), dal M5S e anche dalla sinistra: “Il problema vero - denunciano Paglia e Norcini di Sel - è che il governo ha svenduto la stabilità del sistema bancario italiano, e i risparmi di 150mila persone, per ottenere il via libera della Commissione europea alle sue regalìe, quali i 500 euro ai neo-elettori”.

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 11 dicembre 2015
“Boschi Renzi, Etruria a pezzi”. Lo striscione in piazza, davanti alla sede storica della banca, è un barometro che segna tempesta per il governo. Attaccato da destra e da sinistra per quanto accaduto ad azionisti e obbligazionisti – subordinati – di Banca Etruria, e degli altri tre istituti di credito salvati dal fallimento. Nella città toscana, dove Banca Etruria era nata nel 1882, ci sono i leghisti Salvini e Borghi, la forzista Bergamini ed esponenti di Fdi e M5S. Ma c’è anche Giovanni Paglia, capogruppo in commissione finanza di Sel. “Salvini si è astenuto quando si decideva su questo tema...

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