Cultura
Argo ed Enkidu. La morte animale che ci riguarda
SCAFFALE «L’ultimo scodinzolio», di Raffaele Mantegazza per Ortica
SCAFFALE «L’ultimo scodinzolio», di Raffaele Mantegazza per Ortica
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 4 aprile 2020
L’inizio della letteratura di quella macchina di distruzione universale che chiamiamo «Occidente» ruota attorno alla morte dell’«animale», nelle due accezioni che questo termine ha assunto con Derrida: morte di una singolarità vivente e morte di un singolare collettivo (che l’umano ha cacciato per definirsi tale). Stiamo parlando di Argo, lo sfortunato levriero che Odisseo abbandona a una lunga morte tra zecche e letame, e di Enkidu, l’ibrido compagno di Gilgamesh, che pagherà con la vita l’oltraggio dell’umano alla dea Ishtar. Poste in momenti decisivi della narrazione (cosa sarebbe successo se Odisseo si fosse lasciato riconoscere e se Gilgamesh avesse accettato...