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Ariane Mnouchkine, la vita non basta al teatro
Intervista La regista, drammaturga e fondatrice del Théâtre du Soleil interviene sull'attualità, sul teatro dopo la pandemia, e sul suo percorso
Ariane Mnouchkine
Intervista La regista, drammaturga e fondatrice del Théâtre du Soleil interviene sull'attualità, sul teatro dopo la pandemia, e sul suo percorso
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 20 giugno 2020
Mario SerenelliniPARIGI
Il teatro è l’unico assoluto antagonista del virus. O l’uno o l’altro. «Il virus ci assedia tutti, ma siamo noi delle arti viventi a subire il blocco più lungo» è l’allarme, lanciato su Télérama, da Ariane Mnouchkine. Perché il pubblico torni, rassicurato e festoso, le condizioni sanitaria da attivare non devono trasformarsi in censura. La distanza fisica non sarà mai possibile in teatro, che non si nutre soltanto di parole ma soprattutto di corpi – continua la regista, facendo eco alle parole di Gabriele Lavia a Milano – In scena, come in sala. Il contrario sarebbe la negazione della gioia»....