Rubriche

Ariosto cinematografico, Belli teatrale

Divano Considerazioni sul sonetto stimolate da Antonio Baldini e Leonardo Sciascia

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 27 gennaio 2017
Spinto da una suggestiva impressione di Antonio Baldini lettore di Ludovico Ariosto, Leonardo Sciascia ragiona sulla forma sonetto in Giuseppe Gioachino Belli nella nota introduttiva a una scelta di trentacinque componimenti ne Il fiore della poesia romanesca, (Belli, Pascarella, Trilussa, Dell’Arco) che, con una premessa di Pier Paolo Pasolini, Sciascia licenzia nel 1952. Baldini aveva così raffigurato la forma dell’ottava: «un palazzo con tutte le sue logge, archi, colonne, saloni, arazzi». Nella trasposizione in immagine d’una tale architettura gli otto versi e le rime che si elevano a costituirla figurano uno spazio percorribile. Fingono comodi transiti e paiono disporre a...

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