Alias Domenica

Aristotelismo dai bolognesi a Dante

Aristotelismo dai bolognesi a DanteMaso di Banco, «Miracolo del toro», part., 1340 ca., Firenze, Santa Croce, Cappella Bardi di Vernio

Filosofia medievale Una ricca silloge del Mulino a cura di Carla Casagrande e Gianfranco Fioravanti («La filosofia in Italia al tempo di Dante») ricostruisce l’epoca delle «disputazioni» universitarie

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 28 maggio 2017
In un famoso passo del Convivio (II, 12, 6-7) Dante ricorda il suo incontro con la filosofia, attraverso la lettura del De consolatione di Boezio e del De amicitia di Cicerone. La scopre, con emozione, come «somma cosa» e comincia così «ad andare là dov’ella si dimostrava veracemente, cioè nelle scuole delli religiosi e alle disputazioni delli filosofanti». Le parole di Dante sono di una meravigliosa precisione. Le «scuole delli religiosi» sono, a Firenze, gli «studia» degli ordini mendicanti — dei Domenicani, a Santa Maria Novella, e dei Francescani, a Santa Croce — «studia» che sono aperti, in parte, anche...

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