Internazionale
Armi, tuk-tuk e viaggi in Egitto, l’Italia cancella Regeni
Giulio Regeni A sette mesi dal rientro dell’ambasciatore al Cairo nessuna verità, né nuove informazioni. Intanto nel paese la repressione procede come spedita: prima e dopo le elezioni egiziane scomparsi alcuni giornalisti, poi riapparsi in carcere
Fiaccolata a Torino per Giulio Regeni a due anni dalla scomparsa dal Cairo, il 25 gennaio 2018 – LaPresse
Giulio Regeni A sette mesi dal rientro dell’ambasciatore al Cairo nessuna verità, né nuove informazioni. Intanto nel paese la repressione procede come spedita: prima e dopo le elezioni egiziane scomparsi alcuni giornalisti, poi riapparsi in carcere
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 14 aprile 2018
A otto mesi dall’annuncio del ritorno dell’ambasciatore italiano al Cairo, a sette dal suo insediamento e a dieci giorni dalle congratulazioni del presidente Mattarella ad al-Sisi per la sua rielezione alla presidenza egiziana, sul barbaro omicidio di Giulio Regeni non c’è alcuna verità. Né nuove informazioni. L’ambasciatore Cantini è al Cairo dallo scorso settembre, ma della figura che avrebbe dovuto affiancarlo per gestire la cooperazione giudiziaria e investigativa con il Cairo non c’è tuttora traccia. In mancanza di attività su quel fronte, Cantini fa altro. Gli ultimi mesi sono stati dedicati al rafforzamento delle intese economiche e commerciali con l’Egitto....