Alias
Armonia dietro corpi oversize
Incontri Parla Kelly Jean Drinkwater, regista del documentario «Nothing to Lose». Artista e attivista del mondo delle body politics, ne racconta il percorso per venire alla luce
Kelly Jean Drinwater
Incontri Parla Kelly Jean Drinkwater, regista del documentario «Nothing to Lose». Artista e attivista del mondo delle body politics, ne racconta il percorso per venire alla luce
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 22 settembre 2018
Meravigliosa, disgustosa, pigra stronza, ripugnante, stupenda. Una sequela di insulti e complimenti apre il documentario di Kelli Jean Drinkwater, Nothing to Lose, e fa da sfondo all’immagine di una ballerina che danza sul palcoscenico. Una ballerina non «tradizionale», come quelle che siamo abituati a vedere, ma molto grassa, così come gli altri protagonisti della coreografia rappresentata sul palco, che ha lo stesso titolo del film di Drinkwater ed è stata portata sulle scene del Festival di Sydney nel 2015 dalla coreografa e ballerina Kate Champion. «Ero interessata ai corpi «large» da un punto di vista coreografico – spiega Champion alla...