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Arsenio Frugoni, il lavoro dello storico come dilatazione dell’umanità presente

Arsenio Frugoni, il lavoro dello storico come dilatazione dell’umanità presenteGiacomo Borlone de Buschis, Trionfo della morte, part., 1484-’85, Clusone, Oratorio dei disciplini

Storiografia del Novecento In uno scritto ora riedito, il medievista Arsenio Frugoni (1914-1970) riflette sull’evoluzione del proprio mestiere, dall’antichità sino a Bloch e Huizinga: La storia, coscienza di civiltà, da Scholé

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 5 luglio 2020
Uno foto scattata qualche mese prime dell’incidente stradale che gli tolse la vita a 56 anni, ritrae un uomo ancora giovanile, gli occhiali sollevati sui capelli un po’ arruffati, intento a accendersi una sigaretta, come un attore del cinema. In quel marzo di cinquant’anni fa non fu spezzata solo la vita di Arsenio Frugoni, medievista dell’Università di Roma, ma anche quella del figlio Giovanni, un giovanissimo futuro medico di 25 anni. Frugoni era nel pieno del suo vigore intellettuale. Prima de La Sapienza aveva insegnato alla Normale di Pisa, di cui era stato allievo negli anni trenta. Benché di famiglia...

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