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Artaud, ci vuole crudeltà per uscire dal cul-de-sac

Artaud, ci vuole crudeltà per uscire dal cul-de-sacAntonin Artaud nel ruolo di Marat nel Napoléon di Abel Gance,1925

Teatro Novecento Il teatro e il suo doppio di Antonin Artaud si leggeva nella storica edizione Einaudi Morteo-Neri. Dino Audino Editore pubblica ora una nuova versione: meno «elegante» ma più sensibile ai tic e ai grovigli dell’autore

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 12 maggio 2019
A distanza di mezzo secolo dall’apparizione dell’edizione einaudiana, curata da Gian Renzo Morteo e Guido Neri, viene approntata una nuova versione di Il teatro e il suo doppio (Dino Audino Editore, pp. 152, € 15,00), sull’onda recentissima della liberalizzazione dei testi di Antonin Artaud, scomparso nel 1948. Curata da Giuseppe Rocca, la nuova traduzione privilegia l’inclinazione a rapportarsi «con scrupolo addirittura tignoso (…) ai tic dell’autore», come si evince dalla prefazione, differenziandosi dall’eleganza formale che contrassegna la versione precedente, tesa sì ad agevolare la fruizione del testo ma non sempre sintonizzata sui «grovigli» semantici dell’originale. Nonostante l’apparato e la scelta...

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