Visioni
Arte di confine contro il presente totalitario
Note sparse Il pianista marchigiano Paolo Tarsi ha lavorato con la video arte, il teatro, la sonorizzazione di mostre, creando un network di contatti e collaborazioni indispensabile alla sua attitudine
Paolo Tarsi
Note sparse Il pianista marchigiano Paolo Tarsi ha lavorato con la video arte, il teatro, la sonorizzazione di mostre, creando un network di contatti e collaborazioni indispensabile alla sua attitudine
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 9 gennaio 2019
Musicista trasversale ma dalla solida preparazione classica, il pianista marchigiano Paolo Tarsi ha lavorato con la video arte, il teatro, la sonorizzazione di mostre, creando un network di contatti e collaborazioni indispensabile alla sua attitudine all’arte di confine in tutti i significati possibili. Già l’esordio del 2015, Furniture Music For New Primitives (Cramps), costruiva attraverso elementi derivati dall’avanguardia una peculiare visione del pop. «La mia musica si rivolge a chi desidera liberarsi dalla deriva transumana verso cui ci sta portando la nostra epoca. Per farla mi servo delle macchine, diffidando però totalmente di loro: la tecnologia non ha una valenza...