Alias Domenica
Arte moderna, una grotta preistorica
A Parigi, Centre Pompidou, "Préhistoire. Une énigme moderne", a cura di Cécile Debray, Rémi Labrusse e Maria Stavrinaki Dal suo esordio intorno al 1860, la costruzione della conoscenza preistorica si scrive sulla pelle delle avanguardie artistiche, per statuto in cerca dell’«originario». La mostra suggerisce i vettori di questo rapporto
Scultura di epoca magdaleniana (circa 15.000 a.C.), foto Franck Raux
A Parigi, Centre Pompidou, "Préhistoire. Une énigme moderne", a cura di Cécile Debray, Rémi Labrusse e Maria Stavrinaki Dal suo esordio intorno al 1860, la costruzione della conoscenza preistorica si scrive sulla pelle delle avanguardie artistiche, per statuto in cerca dell’«originario». La mostra suggerisce i vettori di questo rapporto
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 14 luglio 2019
Davide RaccaPARIGI
«Quando si svegliò, il dinosauro era ancora lì». Questa fulminante frase del fulminante scrittore guatemalteco Augusto Monterroso, sapida di umorismo e suspense ancestrale nel situare la perturbante presenza preistorica nel contemporaneo, potrebbe essere un valido esergo alla mostra Préhistoire Une énigme moderne, in corso al Centre Pompidou di Parigi fino al 16 settembre. Infatti i curatori Cécile Debray, Rémi Labrusse e Maria Stavrinaki presentano un lavoro di ricerca che potremmo definire a palinsesto, dove la costruzione della conoscenza preistorica – che dal suo esordio intorno al 1860 è foriera di sempre nuove scoperte e adattamenti del sapere – si scrive e...