Visioni
Arturo Cirillo, «tradisco la tradizione con un’opera dell’immaginazione»
Intervista L’attore e regista racconta il suo rapporto con la formazione in occasione della nomina a direttore della Scuola del Teatro Nazionale di Napoli. La scrittura contemporanea e il dialetto, gli anni con Carlo Cecchi, la danza e i docenti invitati
Arturo Cirillo – foto di Tommaso Le Pera
Intervista L’attore e regista racconta il suo rapporto con la formazione in occasione della nomina a direttore della Scuola del Teatro Nazionale di Napoli. La scrittura contemporanea e il dialetto, gli anni con Carlo Cecchi, la danza e i docenti invitati
Pubblicato 8 mesi faEdizione del 7 aprile 2024
Francesca SaturninoNAPOLI
«Devo il mio nome a un’opera letteraria, L’isola di Arturo, ho trascorso la giovinezza nell’ombra di questa grande scrittrice amica di mio padre. Fu lei a portarmi da Eduardo. Era in scena al Quirino con Sik Sik. Salimmo in camerino, lui era lì, vecchissimo, indimenticabile». Al termine del triennio di Renato Carpentieri, Arturo Cirillo è stato scelto da Roberto Andò per dirigere la Scuola per attori del Teatro Nazionale di Napoli (il bando di iscrizione scade il 10 maggio). L’attore e regista partenopeo, punta del teatro contemporaneo nazionale porta con sé una lunga esperienza con i maestri e una formazione...
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