Alias Domenica
Malevich, ascensione all’archetipo
Mostre Kazimir Malevich alla Gamec di Bergamo: da San Pietroburgo quadri, costumi, bozzetti e «planiti» per rivisitare le fasi dell'artista russo nel suo percorso attraverso l’arte
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Mostre Kazimir Malevich alla Gamec di Bergamo: da San Pietroburgo quadri, costumi, bozzetti e «planiti» per rivisitare le fasi dell'artista russo nel suo percorso attraverso l’arte
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 3 gennaio 2016Edizione 03.01.2016
L’11 Aprile 1920 Kazimir Malevich scrive allo storico della letteratura Michail Gersenzon di non volersi più considerare pittore del Suprematismo – il movimento artistico da lui creato nel 1913, precursore dell’astrattismo geometrico in Russia. Dopo essersi impegnato nella pittura post-impressionista per circa un decennio (1904-’12); aver aderito – per sùbito fuoriuscirne – al Futurismo; avere scandalizzato con il Quadrato nero su fondo bianco (1915), ma ancor di più con il Quadrato bianco su fondo bianco (1918); essersi scontrato con Tatlin e aver polemizzato con le scelte del Costruttivismo, Malevich decide di smettere di dipingere. Il suo obiettivo da «viaggiatore solitario»...