Internazionale
Assalti a lavoratori e giornalisti, gli spauracchi di al-Sisi
Egitto Repressa la manifestazione del primo maggio. Raid contro il sindacato della stampa che reagisce con un sit-in a tempo indeterminato e chiede le dimissioni del ministro Ghaffar. Due testimoni all'Ap: la presunta banda criminale uccisa a sangue freddo
– Reuters
Egitto Repressa la manifestazione del primo maggio. Raid contro il sindacato della stampa che reagisce con un sit-in a tempo indeterminato e chiede le dimissioni del ministro Ghaffar. Due testimoni all'Ap: la presunta banda criminale uccisa a sangue freddo
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 3 maggio 2016
Da settimane la famiglia Abdel Fatah denuncia l’uccisione dei propri cari in quella che fu definita dal governo egiziano una sparatoria. Il 24 marzo cinque uomini sono stati uccisi dalla polizia al Cairo; poco dopo nella casa del presunto capobanda, Tarek Abdel Fatah, in realtà imbianchino, sono comparsi i documenti di Giulio Regeni. Per il Ministero degli Interni la prova della loro colpevolezza, versione mai accettata dalla procura di Roma. Ora a parlare sono due testimoni che avvalorano la tesi della famiglia degli uccisi e che spiegano le foto che già circolavano online: in un articolo del 27 aprile riportavamo...