Europa

Assange, no all’estradizione: ci sarà un nuovo processo di appello

L'avvocato Stella Assange (a destra), moglie di Julian Assange, parla ai media dopo l'udienza finale di appello sull'estradizione del fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, a Londra - EPA/NEIL HALLL'avvocato Stella Assange (a destra), moglie di Julian Assange, parla ai media dopo l'udienza finale di appello sull'estradizione del fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, a Londra – EPA/NEIL HALL

Londra L'Alta Corte inglese ha riconosciuto come "non infondate" le argomentazioni della difesa del fondatore di WikiLeaks ul timore di un processo "non giusto" negli Usa

Pubblicato 6 mesi fa
L’Alta Corte di Londra ha concesso un ulteriore appello a Julian Assange contro l’estradizione negli Stati Uniti, riconoscendo come “non infondate” le argomentazioni della difesa del fondatore di WikiLeaks sul timore di un processo “non giusto” oltre oceano. Il verdetto dei giudici d’appello non entra nel merito del ricorso ma riapre la partita dell’estradizione, dopo che già a marzo era stato introdotto un primo spiraglio con il rovesciamento del “no secco” opposto in primo grado dalla giustizia britannica all’istanza di ricorso della difesa. Il cofondatore di WikiLeaks avrà ora “alcuni mesi” per preparare un nuovo “processo d’appello”, spiega precisa la...

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