Internazionale
«Assange, una vittoria a metà: il giornalismo investigativo rimane sotto tiro»
La variante inglese Intervista a Alexander Urbellis, avvocato mewyorchese, fondatore dello studio Blackstone Law Group che si occupa di privacy e sicurezza
La variante inglese Intervista a Alexander Urbellis, avvocato mewyorchese, fondatore dello studio Blackstone Law Group che si occupa di privacy e sicurezza
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 5 gennaio 2021
Marina CatucciNEW YORK
Alexander Urbellis è un avvocato mewyorchese, fondatore dello studio Blackstone Law Group che si occupa di privacy e sicurezza. Ed è un hacker, membro del gruppo newyorchese 2600, conosciuto in tutto il mondo per la sua attività di divulgazione e di difesa di privacy e diritti civili digitali. Cosa significa l’accusa per Assange per altri whistleblower? Pur essendo una vittoria per Assange questa decisione è lontana dall’esserlo per i whistleblower, i giornalisti, o chiunque cerchi di rivelare informazioni riservate. Il valore della decisione stessa di incriminare Assange crea un ambiente ancora più ostile per gli informatori e coloro che rischiano...