Lavoro

Assistenti educativi, il fanalino di coda

Assistenti educativi, il  fanalino di codaRoma, istituto Pio La Torre – LaPresse

Il servizio, esternalizzato, è gestito dagli enti locali, ma la responsabilità civile e penale è delle cooperative sociali. Sono circa 55mila gli operatori che lavorano fianco a fianco agli insegnanti di sostegno per supportare i disabili. Pagati praticamente a cottimo, in una condizione di totale precarietà

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 27 settembre 2020
A scuola sembrano non esistere, non ne ha mai parlato nemmeno la ministra. Anche le cooperative sociali per cui lavorano li hanno contattati solo a qualche ora dalla prima campanella. Sono gli Assistenti per l’Autonomia e la Comunicazione, chiamati anche Educatori Scolastici, Assistenti Educativi e altre diciture, sono previsti dalla legge 104 del febbraio ’92, se ne contano circa 55mila. Lavorano fianco a fianco agli insegnanti di sostegno per supportare i disabili con un’attività personalizzata nell’integrazione con il gruppo classe, nell’autonomia, li aiutano nell’igiene personale, nella mobilità e nel raggiungere quegli obiettivi d’inclusione enunciati nel Piano Educativo Individualizzato, al quale...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi