Lavoro
Ast, siglato l’accordo. Ma 290 addetti dovranno lasciare
Terni La fabbrica è salva. Landini: «Grazie alla lotta straordinaria dei lavoratori è stato cambiato radicalmente il piano iniziale». Previste dimissioni volontarie in cambio di 60 mila euro. Ci sarà un vero piano industriale. Da oggi assemblee in vista del voto
Operai dell'Ast di Terni – Cristini
Terni La fabbrica è salva. Landini: «Grazie alla lotta straordinaria dei lavoratori è stato cambiato radicalmente il piano iniziale». Previste dimissioni volontarie in cambio di 60 mila euro. Ci sarà un vero piano industriale. Da oggi assemblee in vista del voto
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 4 dicembre 2014
La fabbrica è salva. Anche se, come avvenne dieci anni fa con il trasferimento in Germania del settore gioiello del magnetico, i lavoratori degli Acciai Speciali Terni pagano nuovamente il prezzo delle scelte di Thyssen Krupp. Altri 290 addetti lasciano lo stabilimento di viale Brin, accettando i 60mila euro netti offerti dall’azienda in cambio delle dimissioni volontarie. «Il sacrificio occupazionale – segnala al riguardo Salvatore Barone della Cgil – con la perdita di 290 posti di lavoro, resta pesante». Però Ast continuerà a produrre e lavorare gli acciai inox, con un vero piano industriale. Tutt’altra storia rispetto al non-piano che,...